IL MEVE – MEMORIALE VENETO DELLA GRANDE GUERRA
Localizzato a Montebelluna nel complesso di Villa Correr Pisani, il MeVe (Montebelluna TV) Memoriale Veneto della Grande Guerra è uno spazio interattivo e multimediale dedicato ai conflitti e agli eventi che hanno segnato l’ultimo secolo della nostra storia a partire dalla Prima Guerra Mondiale. Con i suoi 2.300 mq di esposizione propone un nuovo modo di guardare al Novecento in relazione ai paesaggi, agli apparati, alle donne e agli uomini che ne sono stati protagonisti, con l’obiettivo di interrogare con maggiore consapevolezza il nostro presente.
Inaugurato nel novembre del 2018 il MeVe si trova ai piedi del Montello, uno dei teatri più importanti del fronte del Piave, soprattutto nei giorni della Battaglia del Solstizio.
Uno spazio immersivo
Il MeVe è un’esperienza pensata per tutti e accessibile a ogni tipo di pubblico. Gli oggetti, pochi e fortemente simbolici, sono parte di un allestimento dove la componente digitale, le installazioni immersive, l’importante documentazione video e il sound design consentono di vivere un’esperienza unica, profonda e sempre diversa.
Un laboratorio permanente per l’educazione civica
Ispirato all’esperienza dei memoriali francesi, Il MeVe è un luogo pensato per riflettere sull’eredità di un conflitto che ha cambiato per sempre la storia e i comportamenti di milioni di persone. Con i suoi contenuti tradotti in inglese, francese e tedesco è un’occasione per riflettere e promuovere lo sviluppo di una società pacifica e stabile, fondata sul rispetto per i diritti dell’uomo, la democrazia e lo Stato di diritto, così come ricordato dalla Convenzione europea di Faro e dagli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare il n. 16 (pace, giustizia e istituzioni forti) e il n. 11 (città e comunità sostenibili).
Cliccare sul riquadro con la scritta “i” per ottenere brevi informazioni sul percorso. cliccare sulle stanze per la pagina di approfondimento.
DOMANDE PER IL FUTURO
Perché parlare ancora delle guerre che hanno segnato il ‘900? A fornire una risposta sono le decine di conflitti armati ancora in corso, che pongono l’urgenza di rimettere al centro del dibattito uno studio del passato non retorico, mirato al superamento delle divisioni e ispirato ai valori dell’educazione alla cittadinanza.
Sezione 1 – Il contemporaneo
Sezione 24 – La memoria
Sezione 25 – La Grande Guerra non è mai finita
TECNOLOGIE
L’enorme sforzo bellico richiesto dalla Grande Guerra ha imposto alle potenze impegnate la riconversione degli apparati produttivi, la trasformazione economica e una corsa all’innovazione tecnologica che ha lasciato in eredità invenzioni ancora oggi in uso.
Sezione 2 – La guerra prima della guerra – La Belle Époque
Sezione 19 – Il dominio della tecnica: la medicina
Sezione 20 – Il dominio della tecnica: la guerra documentata (fotografia di guerra)
Sezione 21 – Il dominio della tecnica: le armi
Sezione 22 – Il dominio della tecnica: le comunicazioni
GLI SPAZI DELLA GUERRA
I luoghi toccati dalla Grande Guerra rappresentano oggi gli ultimi testimoni diretti di quella drammatica pagina di storia. Leggerli significa interpretare ciò che ci circonda alla luce dei cambiamenti avvenuti nel corso del tempo, interrogandoci sul paesaggio come luogo di memoria.
Sezione 4 - La cronologia
Sezione 7 – La guerra reale, guerra di posizione
Sezione 8 – La guerra bianca
Sezione 9 – La guerra in mare
Sezione 10 – La guerra in cielo
Sezione 11 – Geografia e geologia nella Grande Guerra
Sezione 12 – Panorami di guerra
Sezione 23 – La distruzione e la ricostruzione
UMANITA' IN GUERRA
La Grande Guerra è stata un conflitto totale che ha coinvolto milioni di persone, modificato interi sistemi sociali e manipolato gli immaginari collettivi. La portata di questi cambiamenti ha travolto le vicende individuali e comunitarie, lasciando tracce profonde nella cultura europea postbellica.
Sezione 3 – L’inizio dell’apocalisse
Sezione 5 – La guerra immaginata
Sezione 6 – La retorica d’inizio guerra
Sezione 13 – Il soldato pezzo biologico di ricambio
Sezione 14 – Decidere: il quartier generale
Sezione 15 – La propaganda e la realtà della guerra documentata
Sezione 17 – L’avvento delle società di massa
Sezione 18 – Eros e Thanatos
LE COLLEZIONI
Il MeVe conserva, in regime di deposito, armi bianche e da sparo di interesse storico, in particolare utilizzate durante i due conflitti mondiali, per offrire materiale di studio a ricercatori e studiosi sulle vicende belliche, sullo sviluppo tecnologico e sull’industria bellica.
Tutte le armi sono conservate in conformità a quanto previsto nella legge del 18-4-1975, n. 110 e successive integrazioni e aggiornamenti (in particolare Norme per il recepimento della Direttiva UE 2017/853 del parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017 e norme di adeguamento e coordinamento ad essa della normativa dello Stato Italiano), e nel D.M. del 14-4-1982.
Per informazioni e approfondimenti: direttore@museomontebelluna.it
L’ARCHIVIO
Il MeVe è ente deputato anche alla conservazione degli archivi e alla ricerca, inserito anche nel SIAR – Sistema Informativo Archivistico Regionale del Veneto.
Il MeVe si mette a disposizione per conservare e valorizzare il patrimonio documentale sommerso del territorio, con particolare attenzione ai fondi di persona, ai diari e alle raccolte epistolari private.
L’Archivio di Vincenzo Garioni
Dal novembre del 2020 custodisce l’archivio personale del generale Vincenzo Garioni, grazie alla disponibilità del suo proprietario, Sergio Miotto.
Garioni nasce a Montebelluna nel 1865. Dopo una brillante carriera militare nel 1900 viene inviato in Cina in qualità di comandante del corpo di spedizione dei Boxer.
Nel giugno del 1913 è nominato Governatore della Tripolitania Italiana.
Durante la Grande Guerra dirige, in qualità di comandante del I Corpo d’armata, le operazioni che conducono le truppe italiane al passaggio dell’Isonzo e alla conquista delle alture di Monfalcone. A fine guerra, nel 1918, viene richiamato in Tripolitania e chiamato anche ad assumere la reggenza della Cirenaica.
Il fondo del generale, che assume tutte le caratteristiche tipiche del fondo di persona, si compone di materiale variegato: documenti ufficiali prodotti dal generale Garioni nello svolgimento delle proprie attività, corrispondenza privata e carteggi con illustri personaggi del tempo (come l’on. Pietro Bertolini, anch’egli montebellunese e fido collaboratore di Giolitti), diversi album fotografici che ne testimoniano le esperienze in Cina e in Tripolitania, raccolte di mappe militari e alcune miscellanee contenenti ritagli di quotidiani.
Per informazioni e approfondimenti: direttore@museomontebelluna.it